Questione di accenti, il dubbio atroce sull'uso di questo delizioso alleato della lingua italiana. Quando va segnalato nella scrittura? E dove va posto, parlando, su alcune parole 'dubbie'?
l'accento va messo su... | l'accento non va messo su... |
dà (verbo dare): Mi dà fastidio | da (preposizione): Vengo da Bari |
dì (il giorno): La sera del dì di festa | di (preposizione): È amico di Marco |
è (verbo essere): È stanca | e (congiunzione): coltelli e forchette |
là (avverbio di luogo): vai là | la (articolo o pronome): La pizza, la mangi? |
lì (avverbio di luogo): Rimani lì | li (pronome): Non li vedo |
né (congiunzione negativa): Né carne né pesce | ne (avverbio o pronome): Me ne vado; te ne importa? |
sé (pronome): Chi fa da sé fa per tre | se (congiunzione): Se torni, avvisami |
sì (affermazione): Sì, mi piace | si (pronome): Marzia non si sopporta |
tè (la bevanda): Una tazza di tè | te (pronome): Dico a te! |
Nella scatola dei ricordi: una volta c'erano le targhe che riguardavano le città: un'acuta osservazione di una professoressa di francese sull'uso dell'accento acuto, grave e circonflesso. Ecco: AG, che stava per Agrigento. In sintesi: A indica l'accento acuto, G quello grave e insieme quello circonflesso.
Nessun commento:
Posta un commento