giovedì 31 maggio 2018

L'intervista: "Il caso Ilaria Alpi nel libro di Serena Marotta «Notti intere a documentarmi e a rabbrividire»"


SILVIA BUFFA 
CRONACA – Depistaggi, ritrattazioni, insabbiamenti, capri espiatori. La giornalista palermitana scrive nero su bianco il film della vicenda aperta ormai da 24 anni e lo fa partendo proprio dall’omicidio, mettendo tutto in fila come tessere di un mosaico. «Il mio è un contributo a non dimenticare, non ho la pretesa di aver scoperto delle novità»
«Penso che si possa imparare tanto da giornalisti come Ilaria Alpi». Ne è convinta Serena Marotta, giornalista anche lei, che ha esordito alla scrittura con un libro dedicato proprio al duplice omicidio della collega e dell’operatore Miran Hrovatin, avvenuto a Mogadiscio nel 1994. Sono passati 24 anni da quel giorno, da quel 20 marzo, ma i colpevoli non hanno ancora un volto, un nome. Motivo che, fra gli altri, ha portato a Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi, edito da Informazione libera. Una scelta difficile, «nata da un sentimento di rabbia, rispetto a questa storia fatta di ingiustizia», racconta a MeridioNews l’autrice. Tutto inizia dopo la lettura di un articolo su Famiglia cristiana dedicato proprio al duplice omicidio ancora insoluto: «È da lì che ho voluto approfondire l’argomento - dice Marotta -. Ho imparato ad apprezzare Ilaria Alpi per la sua professionalità, per il suo coraggio, prima di questo lavoro non la conoscevo».
Il libro sarà presentato domani alle 16 alla biblioteca Il fiore del deserto, in via dei Cantieri 4, appuntamento conclusivo del Maggio dei libri organizzato in collaborazione con la Biblioteca comunale di Palermo. Ciao, Ibtisam!(traslitterazione della parola araba che significa sorriso) è un’inchiesta, un contributo a non dimenticare. Un film messo nero su bianco che ci proietta al giorno dell’omicidio e a tutto quello che da lì in poi accadde. I depistaggi, le contraddizioni, reperti mai arrivati in Italia, il capro espiatorio tenuto in carcere per quasi diciott’anni. La carne al fuoco non manca e Marotta ha messo insieme tutto, senza tralasciare nessun passaggio, nessuna dichiarazione, nessuna luce e neppure nessuna ombra. Come quella legata all’autopsia della giornalista che il magistrato dell’epoca Andrea De Gasperis non dispose, perché ritenne esaurienti le risposte del medico legale dell’obitorio di turno il giorno della tumulazione al momento dell’ispezione cadaverica esterna (fu estratto un proiettile rimasto nel collo, un unico colpo alla testa, sparato da arma corta da posizione ravvicinata).
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domenica 27 maggio 2018

Rassegna stampa, Biblioteca ‘Il Fiore del deserto’: presentazione del libro «Ciao, IBTISAM! Il caso Ilaria Alpi di Serena Marotta




Ilaria Alpi era nata a Roma il 24 maggio 1961. Dopo la maturità classica, aveva studiato lingue. Era entrata in Rai nel 1990 ma prima aveva collaborato con 'Paese sera', con 'L'Unità' e altre testate. 
Quello del marzo 1994 era il suo settimo viaggio in Somalia. Insieme a lei c'era l'operatore Miran Hrovatin di Videoest di Trieste. è stato il loro ultimo viaggio. Il 20 marzo 1994 a Mogadiscio si perde il senso di giustizia, quella giustizia cercata da Ilaria e Miran che non potranno più raccontarlo. 







Comune di Palermo

La Repubblica

Giornale di Sicilia Palermo, 31 maggio 2018

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OFF BOOK, "Cosa nostra non è cosa mia" di Daniele Ventura



“Cosa nostra non è cosa mia” è il libro di Daniele Ventura, pubblicato da Edizioni La Zisa, che sarà presentato alla Feltrinelli mercoledì 30 maggio, a Palermo, alle ore 17,30. Un libro scritto con la collaborazione di Franca Stefania Lo Cicero con la prefazione di Stefania Petyx.
«Mi sono trovato prima minacciato e poi abbandonato dallo Stato italiano, racconta l’autore. Lo stesso Stato che prima ti chiede di denunciare il racket, ma che poi ti lascia in preda alle conseguenze delle tue denunce, solo e disperato».
L’autore è nato e cresciuto in Sicilia e ha deciso di non abbandonare la sua terra ma di continuare a lottare.

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Radio Off, 'Danisinni, Palermo: è arrivato il circo sociale'



È il primo circo sociale permanente della città. Si trova nel quartiere Danisinni, a Palermo ed è patrocinato dal Comune. «I sogni a volte si realizzano», è il sottotitolo di questa grande festa inaugurale per la nascita di ‘Danisinni Circus’. Per il quartiere e per la gente è un momento oggi di grande festa: sarà inaugurato alle quattro del pomeriggio con eventi aperti a tutti e gratuiti. In più, sempre oggi l’appuntamento è anche per inaugurare il ‘Museo Sociale di Danissinni’. È uno spazio destinato all’arte contemporanea e in particolar modo alla poesia asemica, alla poesia visiva e alle scritture d’artista. Conta già nella sua collezione oltre un centinaio di opere donate da artisti italiani e internazionali, sarà conservata ed esposta a Danisinni, ma anche prestata ad altri musei.


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giovedì 24 maggio 2018

"Le mie tre regole" di Indro Montanelli


Ciò che distingue scrittore da scrittore e crea fra di essi una scala di valori, è il modo in cui questa ambizione viene perseguita. Io non ho la pretesa di esporre delle teorie sul piano filosofico. Io sono soltanto un mestierante. (...)

La prima cosa da conquistare come condizione di tutte le altre conquiste è la fiducia del lettore (sto parlando naturalmente dei cosiddetti mass media, non di letteratura, poesia, eccetera dove vigono altre regole). E questa conquista la si fa non ricorrendo mai ai falsi, che prima o poi vengono scoperti, e da quel momento è meglio cambiar mestiere. (...)

Seconda regola. Parlare al lettore nella sua semplice lingua (...)noi dobbiamo essere e restare al servizio del lettore(...)

Terza regola, un po' ruffianesca. Nel resoconto di un avvenimento, non far sentire al lettore l'opinione che te ne sei fatto (...)

Estratto da La stanza di Montanelli, 30 aprile 1997

mercoledì 23 maggio 2018

Articoli dal web: "Giovanni Falcone: strage di Capaci e lotta alla mafia 26 anni dopo"


«Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno». Lo diceva il giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia un sabato pomeriggio di 26 anni fa sull’autostrada – allo svincolo di Capaci – con 400 kg di tritolo. Con lui, quel sabato pomeriggio, c’erano la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro Rocco Dicillio.

Breve biografia di Giovanni Falcone

Falcone era il magistrato simbolo della lotta alla mafia. Facciamo un passo indietro. Nel quartiere arabo della Kalsa di Palermo, dove il piccolo Giovanni era cresciuto, esistevano per lui la scuola, l’Azione cattolica e pochi divertimenti. Il padre era un uomo austero: per lui non esistevano viaggi e villeggiatura. Anche la madre era, come diceva il giudice, «una donna energica e autoritaria».
«Con i 7 e gli 8 la mia pagella veniva considerata brutta», raccontava il magistrato. Aveva frequentato il liceo classico. Poi l’Accademia militare di Livorno, quindi – dopo averci ripensato – si iscrisse a Giurisprudenza. Si laureò a pieni voti.
Poi la carriera: iniziò come pretore a Lentini (Siracusa), poi a Trapani, dove rimase per 12 anni. Seguì il trasferimento a Palermo, dove si occupò del processo al costruttore edile Rosario Spatola, accusato di associazione mafiosa. Falcone accompagnò l’istruttoria con indagini bancarie e societarie, utilizzando un metodo d’indagine innovativo. Di Cosa Nostra diceva:
«La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine».

Strage di Capaci: cosa è successo il 23 maggio 1992


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Radio Off, Giovanni Falcone

Foto di Zino Citelli

«Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi...

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domenica 20 maggio 2018

Articoli dal web: "Nuda Veritas, analisi dell’opera di Gustav Klimt"


La “Nuda Veritas” “con i suoi riccioli selvaggi e la bocca cattiva e fanatica” è un’opera di Gustav Klimt realizzata nel 1899. Si tratta di un olio su tela, di centimetri 252 x 56,2, conservato a Vienna presso l’Österreichisches Theatermuseum.


Nuda Veritas: analisi del quadro

Dell’opera si hanno due versioni. Quella dipinta, infatti, era stata preceduta da una grafica, realizzata nel 1898, pubblicata su “Ver Sacrum”, rivista della Secessione viennese. Le due opere hanno due importanti differenze: la prima è la scritta che riporta nella parte alta del quadro, proprio sopra la testa della donna, dove il pittore viennese decise di riportare una citazione dello scrittore tedesco Leopold Schefer: “La verità è fuoco e parlare di verità significa illuminare e bruciare“. Nella seconda opera, Klimt aveva accentuato la carica sensuale, sostituendo la citazione di Schefer con un’altra, incisa su oro, del filosofo Friederick Canning Scott Schiller: “Non puoi piacere a tutti con la tua azione e la tua arte. Rendi giustizia a pochi. Piacere a molti è male“. Altra differenza riguarda il serpente inserito nella seconda versione, ai piedi della donna, cosa che non c’è nella prima versione.
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Articoli dal web: "Elena Lucrezia Cornaro"


Biografia  La prima donna laureata

Sono le nove del mattino del 25 giugno 1678, a Padova, quando - in cattedrale, nella cappella della Vergine, la prima donna al mondo si laurea. Lei è Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, alla quale la commissione - in scrutinio segreto - decide di assegnare il titolo di «magistra et doctrix in philosophia» per la sua tesi brillante su Aristotele.
Così l'assegnazione delle insegne del suo grado, uguali a quelle dei colleghi uomini: un libro, l'anello, il manto di ermellino, la corona d'alloro. Il libro è il simbolo della dottrina, l'anello rappresenta il matrimonio con la scienza, il manto di ermellino rappresenta la dignità dottorale, mentre la corona d'alloro è il contrassegno del trionfo.
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venerdì 18 maggio 2018

Articoli dal web: "Storia dei partiti italiani: la rinascita dopo il fascismo, tra vecchi e nuovi partiti"



Il fascismo era stato, come diceva Benedetto Croce, il grande filosofo liberale, «una parentesi» nella storia d’Italia. Un periodo in cui era stato devastato il Paese. Finita la guerra, tuttavia, la politica italiana si presenta con un volto antico: i vecchi partiti prefascisti si rinnovano. Ci sono delle importanti novità: il voto viene esteso alle donne, mentre la monarchia è in procinto di preparare i bagagli per cedere il posto alla Repubblica. Ma i vecchi protagonisti rimangono i partiti politici. L’analisi che segue parte dal 1943 e arriva fino al 1994.

Dalla caduta del fascismo alla rinascita dei vecchi partiti

Il 25 luglio 1943 è la data che segna la caduta del fascismo. Di fatto viene dato il via libera alla ripresa dell’attività politica. Così a partire da quella data, bastano poche settimane e tutti i partiti dell’antifascismo storico si ripresentano: il Partito socialista, la Democrazia cristiana, il Partito liberale, quello Repubblicano, il Partito comunista.
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martedì 15 maggio 2018

Foto, eventi: "Dal reale al virtuale, andata e ritorno. Fatti un selfie coi selfie" di Giampaolo De Filippi


Tre opere en plein air sulla facciata di palazzo Bonocore in piazza Pretoria, a Palermo. Si tratta della mostra dell’artista leccese Giampaolo De Filippi, docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo, dal titolo “Dal reale al virtuale, andata e ritorno”. 

L'esposizione si potrà visitare da oggi al 30 maggio, 24 ore su 24, a piazza Pretoria, sul magnifico edificio del XVI secolo, che si affaccia sul cortile del Palazzo delle Aquile sulla storica fontana Pretoria, detta della Vergogna, realizzata dallo scultore fiorentino Francesco Camilliani fra il 1552 e il 1555.  

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Manifestazioni culturali: “Il Maggio dei libri” a Palermo



Per gli appassionati della lettura e non solo: per chi ama la città e vuole conoscerne i monumenti attraverso visite guidate, per chi ha la passione della musica è iniziata venerdì la manifestazione “Il Maggio dei libri” a Palermo. Un’iniziativa che ha preso il via in tutta Italia e che è iniziata il 23 Aprile, giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore. Anche Palermo Capitale della Cultura 2018 propone una lunga serie di eventi tra emozioni e pensieri: dalle visite guidate al teatro, dai reading alla musica, dalla pittura alla presentazione dei libri.
La biblioteca comunale di Palermo e la biblioteca Il fiore del deserto
Due sono le biblioteche palermitane che ospiteranno gli eventi: una è la biblioteca comunale di Palermo di piazza Casa Professa, 1, l’altra è la biblioteca “Il fiore del deserto”, già attiva dal dicembre del 2013 e che dal 28 marzo 2018 ha stipulato una convenzione per l’adesione al Polo del Servizio Bibliotecario Nazionale della Biblioteca Comunale di Palermo. Questa biblioteca si trova all’interno del Centro diurno del Modulo 4 dell’Asp di Palermo (Azienda sanitaria provinciale) in via dei Cantieri, 4. Questa biblioteca è stata inaugurata grazie alla collaborazione degli utenti che hanno catalogato e digitalizzato i libri, hanno realizzato il logo della locandina e della brochure. Una biblioteca che è stata accolta con gioia dagli abitanti del quartiere che possono usufruirne grazie al servizio prestito libri e che contribuiscono anche attraverso la donazione di libri ad arricchirla con il loro contributo. Il fiore del deserto così può contare più di 3.000 volumi di narrativa di tutto il mondo. L’aspetto interessante è che la biblioteca è diventata non solo uno strumento di riabilitazione e di inclusione sociale per gli utenti che frequentano il Centro diurno del centro di salute mentale, ma è anche un’occasione di crescita e di cambiamento per tutta la comunità. È un modo anche di contrastare lo stigma nei confronti delle persone che soffrono di un disagio psichico.

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sabato 12 maggio 2018

Articoli dal web: "IL MAGGIO DEI LIBRI, PROGETTI E INNOVAZIONE: NOI VO(G)LIAMO LEGGERE E TU?"


Tra cultura, libertà, lingue e tradizioni, terminerà il 31 Maggio l’iniziativa: “ Il Maggio dei libri ”


Come ogni anno, Il Maggio dei libri, si impegna nella realizzazione di tantissime iniziative, al fine di promuovere la cultura e l’innovazione, mediante la promozione da parte dei singoli, di progetti riguardanti la lettura e la cultura.
Si concluderà il 31 Maggio, l’iniziativa che ha preso posto in tutta Italia e che è iniziata il 23 Aprile, giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore.
La locandina propone un volo nel mondo della lettura, che spazia su ogni tipo di interpretazione e fantasia: “Vo(g)liamo leggere”.
Il Centro per il libro e la lettura propone 3 filoni da seguire: La lingua come strumento di identità, Lettura come libertà e 2018 Anno Europeo del Patrimonio.
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Radio Off e l'artista Giampaolo De Filippi: Rassegna stampa "Dal Reale al Virtuale, andata e ritorno. Fatti un selfie coi selfie"



Tre opere en plein air sulla facciata di palazzo Bonocore in piazza Pretoria, a Palermo. Si tratta della mostra dell’artista leccese Giampaolo De Filippi, docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo, dal titolo “Dal reale al virtuale, andata e ritorno”, che sarà allestita a partire dal 15 e sino al 30 maggio e visibile tutto il giorno. Un’esposizione che fa parte del progetto "Ballarò tra storia, cultura, tradizioni e linguaggi di strada", promosso dall'associazione Officina Ballarò, inserito nell’elenco dei grandi eventi di Palermo Capitale della Cultura 2018, con la collaborazione di iWorld e Radio Off.



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Articoli dal web: “Ri(e)voluzione”: a Palermo la musica sfida le convenzioni in memoria del Maggio ’68



Al via la 21esima stagione di Curva Minore: dall'11 al 27 maggio, nuove musiche ai Cantieri Culturali alla Zisa, direttore artistico Lelio Giannetto


Al via la ventunesima stagione dell’associazione di musica contemporanea “Curva Minore” dal titolo “Ri(e)voluzione”. Anno 1968: “La memoria è ancora viva. Indimenticabile esperienza che ha profondamente inciso nella vita reale di ogni giorno. Una rivoluzione culturale ancora pulsante, non senza contraddizioni, seguendo il naturale percorso dialettico degli usi e costumi, impostazioni teoriche e imposizioni strutturali della nostra ‘civiltà’ occidentale”, spiega Lelio Giannetto direttore artistico dell’evento “Ri(e)voluzione”, che andrà in scena dall’11 al 27 maggio allo spazio Perriera dei Cantieri Culturali alla Zisa, in via Paolo Gili, 4, a Palermo.
E ancora, aggiunge: “Il Maggio ’68 cinquanta anni addietro: un doppio arco generazionale oggi per nulla scalfito da chi, del concetto di rivoluzione, ne fornisce un’interpretazione autentica. Una rivoluzione che fa breccia nei muri delle convenzioni costruite a tavolino dalle differenti e funzionali forme del potere che resta dominante per antonomasia, tuttavia non riesce a impedire l’evoluzione di un pensiero che va oltre la questione sociale o politica e s’incarna nell’esistenza concreta e astratta delle scelte e delle proiezioni agite in ogni istante da chi quel tempo non ha mai rinnegato”.
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Articoli dal web: "In India, migliaia di bambini ritrovati grazie a un software di riconoscimento facciale"


Di riconoscimento facciale sentiamo spesso parlare in termini di privacy, sicurezza aeroportuale o ricerca e cattura di criminali. In India, questa tecnologia ha di recente permesso di identificare e ritrovare quasi 3.000 minori di cui si erano perse le tracce, e di avviare le pratiche per ricongiungerli alle rispettive famiglie.

RAPITI. Nel Paese, migliaia di bambini spariscono ogni anno, spesso vittime di traffico di esseri umani: molti sono attratti da false promesse di cibo o istruzione, prelevati dalle strade o dalle case e avviati alla prostituzione o costretti al lavoro minorile. Secondo il Ministero indiano per le Donne e lo Sviluppo dell'Infanzia (MWDC), soltanto tra il 2012 e il 2017 sono svaniti nel nulla 240 mila minori.

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mercoledì 9 maggio 2018

Rouge et Noir: presentazione del libro “Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi”



Sarà presentato al cinema Rouge et Noir di Palermo il prossimo 10 maggio alle 18 il libro della giornalista palermitana Serena Marotta dal titolo “Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi”, edito da Informazione libera. Interverranno, insieme all’autrice, Mario Tralongo fondatore dell’ associazione informazione libera network, Liborio Martorana editore Informazione libera e Fabio Gagliano medico e scrittore.
Un’inchiesta quella ricostruita dall’autrice che descrive questi 24 anni di depistaggi sul caso Ilaria Alpi e Miran Hrovatin uccisi a Mogadiscio il 20 marzo 1994. Ancora oggi non si è arrivati  a punire i responsabili del duplice omicidio, ma si è arrivati a delineare il movente. Quello dell’inviata del Tg3 e del suo operatore Miran Hrovatin è stato un «omicidio su commissione, attuato per impedire che le notizie raccolte da Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in ordine ai traffici di armi e rifiuti tossici avvenuti tra l’Italia e la Somalia venissero portati a conoscenza dell’opinione pubblica italiana». Intanto il prossimo 8 giugno si attende la decisione sull’archiviazione del caso. Sarebbero emersi infatti, nel corso dell’udienza preliminare dello scorso 17 aprile, nuovi documenti, che sono stati acquisiti dalla Procura di Roma.

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sabato 5 maggio 2018

Articoli dal web: "Diritto d’autore e tutela del materiale fotografico sui social network"


La tutela del materiale fotografico, in un periodo, qual è il contemporaneo, caratterizzato da un forte impiego di sistemi informatici idonei al trasferimento delle immagini in formato digitale, costituisce un elemento fondante, posto alla base di una nuova interpretazione del diritto d’autore.
È pertanto necessaria un’analisi delle modalità di applicazione della Legge n. 633 del 1941 nell’odierno contesto di trasmissibilità delle opere dell’ingegno e del materiale fotografico in genere, con particolare attenzione allea tutela delle opere fotografiche.
La fotografie e l’opera fotografica: differenze
Per l’autore della fotografia vi è una differenziazione di tutela a seconda che si tratti di una semplice fotografia, ovvero di un’opera fotografica in senso tecnico, avente connotati di originalità e creatività della rappresentazione (anche secondo una soggettiva interpretazione dell’autore).
La legge sul diritto d’autore sancisce, infatti, una diversa garanzia che prevede una variazione di durata dell’applicazione dei principi previsti dalla stessa.
In caso si semplice fotografia, la tutela ha durata ventennale dal momento della produzione, con garanzia per l’autore di esclusiva sulla riproduzione e diffusione del materiale fotografato.
In caso di opera fotografica in senso tecnico, invece, l’autore dell’opera godrà dei diritti morali e patrimoniali già accennati per una durata pari alla vita intera dell’autore, e per settant’anni solari dopo il suo decesso.
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fonte immagine: web

venerdì 4 maggio 2018

Articoli dal web: "Il valore aggiunto che può dare un libraio, e che nessun algoritmo può sostituire"



In questi ultimi anni le librerie hanno subito cambiamenti profondi, dettati da differenti fattori: i nuovi approcci digitali ai consumi culturali, il moltiplicarsi delle pubblicazioni, il diversificarsi dei luoghi di vendita alternativi alla libreria. La lista potrebbe essere ancora lunga. Di fronte alle sfide di questi decenni (ascesa di Amazon e calo dei lettori compresi), le librerie “tradizionali” non possono non rispondere con professionalità e competenza.
La qualità del servizio, la competenza del libraio, l’insostituibile passione rappresentano le carte che le librerie possono giocare in questa nuova fase. Il compito del libraio è dare un valore aggiunto ai libri, un valore che va ben al di là del prezzo di copertina o delle spese di spedizione. Un valore che nessun algoritmo può sostituire.
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martedì 1 maggio 2018

Rassegna stampa: Rouge et Noir: presentazione del libro “Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi






Sarà presentato al cinema Rouge et Noir di Palermo il prossimo 10 maggio alle 18 il libro della giornalista palermitana Serena Marotta dal titolo “Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi”, edito da Informazione libera. Interverranno, insieme all’autrice, Mario Tralongo fondatore dell’ associazione informazione libera network, Liborio Martorana editore Informazione libera e Fabio Gagliano medico e scrittore.



ANTIMAFIA DUEMILA


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